domenica 22 settembre 2013

Creando il personaggio


"Passo in piscina, dove Federico si allena. Da quando viviamo insieme lo ha fatto praticamente tutti i giorni, spesso rientra a casa tardi e poi ci tratteniamo a parlare o a leggere.

 C’è quell’aria umida, quell’atmosfera ovattata in cui tutti i suoni sono attutiti, sembra quasi che ti arrivino alle orecchie in ritardo, i passi degli atleti che si stanno riscaldando, il getto dell’acqua sulle mattonelle proveniente dalle docce sotto le quali tutti si bagnano prima di entrare in acqua, il trillo del fischietto dell’allenatore. Tutto familiare, tutto lontanissimo nella mia memoria, come sepolto in un cassettino, ma terribilmente familiare.

E poi intravedo Federico nel gruppo dei ragazzi che si allenano, il suo corpo muscoloso e scattante, nervoso e agile come una scheggia. Lo vedo tuffarsi, sono di certo le ultime vasche vista l’ora.

Stile libero, cinquanta metri stile libero. E’ velocissimo, almeno ai miei occhi. Raggiunge il muretto in un tempo che mi sembra brevissimo e vira toccando il cemento solo con i piedi mantenendo le braccia lungo i fianchi, il corpo quasi piegato a novanta gradi nel compiere il movimento, si allontana dal muretto con una rapidità impressionante sfruttando la spinta che si è appena dato con le gambe lanciando schizzi d’acqua tutto intorno. Ogni volta che lo guardo mentre fa tutto questo rimango davvero colpita, è bravo. A malapena io sto a galla.

Poi emerge dall’acqua turchese. Si volta dalla mia parte, come se sapesse che sono lì. Si toglie gli occhialini e mi saluta con la mano. Ha il fiatone".


Sto creando un personaggio. Dal nulla. Prima non c'era e adesso esiste, è quasi reale. Prima non c'era e adesso sta non solo nella testa, ma sulla carta, su una pagina di word nel mio pc.
Non so che destino riservargli, che fine farà, nasce con uno scopo e percorre la strada da solo, a volte mi capita che mi innamori del carattere della persona alla quale ho dato vita e prenda un percorso del tutto inaspettato, decide solo, vive di vita propria.
Ognuno di cui scrivo nasce per un motivo, spesso si ispira a qualcuno che ho incontrato, qualcuno con cui ho parlato anche una volta soltanto, sfido chiunque a riconoscerli, a ripescarli dentro il variopinto mucchio delle persone che hanno fatto parte della mia esistenza. o che ne fanno parte ancora. E tu? Tu che strada prenderai? Che fine ti faccio fare? Di certo c'è solo che fai parte di questa nuova storia...