sabato 25 maggio 2013

Un'isola per rinascere

Torno in questo posto, in questo posto che mi aveva vista quando ero debole, senza più niente e mi aveva ridato la vita.
Torno qui, oggi, a distanza di tre anni, con un bagaglio tutto diverso sulle esili spalle.
Non avevo idea eppure ne sarebbe nato un libro, oggi ne ho troppe, tutte insieme in questa piccola testa non ci stanno probabilmente.
Ero sola, partita con le mie amiche. Ora un compagno di viaggio e vorrei fosse il compagno della mia vita.
Ripartii rinvigorita, forte di una nuova esperienza. Adesso sono rientrata con la consapevolezza di non aver paura di niente.

Formentera è questo, piccola isla, grande forza.
Formentera è come una canzone che non facciamo che ascoltare eppure ci sembra sempre di percepire qualche suono nuovo, come un piatto esotico che nasconde a ogni assaggio un sapore diverso, originale.
Io, per esempio, non mi ero mai accorta che dietro il profilo di san Francesc emergono le pale dei mulini a vento e non avevo mai contato gli isolotti che emergono dal mare a Illetes e non avevo mai visto che tutte le strade conducono a La Savina e non mi ero mai accorta di quanto profumino i pini di cui la pitiusa è disseminata.

Sono stata tante volte qui, possibile che sembri che il tramonto abbia un colore diverso? Possibile che questo sole che sfiora il mare e vuole liquefarsi in un attimo che sembra lunghissimo qui abbia un colore diverso, un calore diverso?

Porto con me questa luce, la porto nel cuore e nella testa perchè sento che se ne avrò bisogno potrò ritrovarla semplicemente chiudendo gli occhi; non è da tutti avere un posto, dentro, che ci fa stare bene ogni volta che lo vogliamo.